UPCYCLING CINQUE
CINQUE
Abito in crepe cady di pura seta
CINQUE
Abito in crepe cady di pura seta, con scollatura omerale e spalline di seta annodabili, maniche a tre quarti con spalle scoperte.
Cinturini a contrasto in vita con fiocco over sul retro. Gonna a godet asimmetrica, parte dietro più lunga.
Era un abito da sposa molto vissuto.
È stato accorciato, tinto, e sono stati aggiunti dettagli.
Le parti tagliate sono state utilizzate per altri vestiti.
Contattateci per le misure esatte.
BLOOM-UP
Vezza upcycling
Abbiamo scelto dieci capi vintage, databili dagli anni ‘60 agli ‘80, già in nostro possesso, e deciso di affrontare la missione upcycling con spirito ludico e rispettando alcune regole:
1. non comprare nuovi tessuti: dovevano già essere in nostro possesso o ricavati dagli abiti stessi
2. ogni elemento stilistico inserito doveva essere presente almeno in due capi
3. le citazioni a nostre passate collezioni dovevano risultare evidenti.
4. ok a tinture, merceria e decorazioni
5. cercare di mantenere dove possibile un legame con il capo di partenza
Perché BLOOM-UP?
Perché UP è il diminutivo di upcycling, ovvio, e perché BLOOM richiama un’immagine di rinascita, nuova vitalità infusa in vecchi abiti. BLOOM-UP è un termine enfatico, come la primavera stessa.
UP diventa anche l’azione che abbiamo eseguito sui capi: ci abbiamo lavorato sopra. Per permettere la metamorfosi sull’originale è stato attuato un intervento materico di taglio, aggiunta, sottrazione, tintura, decorazione.
Tutto questo per riuscire a portare dieci capi dalle provenienze disparate nella nostra dimensione: ed ecco cosí i colori di Deathcar, le cinture a fiocco e le schiene nude di Le vent nous portera, i Serpentelli, trasportati in un mood Madamigella, dai toni accesi e pop.
Una palette di tinte caramellose e intense che vanno dal rosso all’acquamarina.
La seta è il tessuto principale.